Premiazione della Fedeltà al Lavoro, del Progresso Economico e Lavoro Veronese nel Mondo. Questa la cerimonia che la Camera di Commercio di Verona ha promosso il 28 novembre scorso nell’Auditorium dell’Ente Fiera. In questo grande riconoscimento ad aziende e a lavoratori meritevoli è stato dato uno spazio particolare a chi si è distinto con forza e con impegno nell’ambito del sociale.
Davanti ad autorità, Prefetto, politici e grandi industriali è stato chiamato sul palco Fra’ Beppe Prioli, “Frate Lupo” fondatore della Fraternità, per la consegna di un attestato di merito e di una medaglia d’oro.
Questa è la motivazione del premio riportata su una targa d’argento:
“A Fra’ Beppe Prioli che in anni di lavoro svolto con passione e abnegazione ha offerto sostegno morale ai detenuti e alle loro famiglie e si è impegnato fattivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del mondo carcerario”.
È stato un momento di forte emozione che ha coinvolto l’intero auditorium. Vicino a Fra’ Beppe, sul palco, alcuni detenuti usciti in permesso che lui ha chiamato “amici”, insieme ad ex detenuti attivi in associazione, tra cui Antonio che, prendendo la parola, ha rilasciato la sua testimonianza come momento di riconoscenza per la comprensione e l’accoglienza ricevuta.
Fra’ Giampaolo, priore del Convento di San Bernardino, ha letto poi un passo del libro “Risvegliato dai lupi ” il libro su Fra’ Beppe dopo la malattia, ispirato all’opera di San Francesco.
Davanti a questa importante platea Fra’ Beppe ha colto l’occasione per lanciare il suo messaggio di sensibilizzazione a favore delle tematiche che coinvolgono il mondo carcerario e di vicinanza ai familiari degli autori di reato. Ha chiesto apertura e disponibilità di accoglienza per coloro che, dopo lo sbaglio, desiderano reinserirsi nella società; ha sollecitato la classe politica a cooperare con il volontariato perché un detenuto recuperato è un problema in meno per l’intera società. Ha auspicato di poter finalmente vedere la nascita del centro d’ascolto Domenico, struttura che nascerà davanti al carcere di Montorio per l’accoglienza dei famigliari in visita. Per la realizzazione di questo progetto la Fraternità si sta battendo da 15 anni. Fra’ Beppe con grande umiltà ha sottolineato che da solo non riuscirebbe a fare nulla. Ha ribadito che il suo è un lavoro di squadra e ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che lavorano con lui in questa importante sfida.
Discorsi che venivano dal cuore di un Fra’ Beppe notevolmente emozionato che ha fatto emozionare. L’imprenditore Giuseppe Manni, salito subito dopo sul palco per il ritiro di un premio speciale, ha elogiato La Camera di Commercio per lo spazio e il riconoscimento dato al sociale e ha avuto parole di riconoscenza per la figura di Fra’ Beppe e per l’opera svolta dai volontari.
La giornata è proseguita poi con un momento di convivialità in trattoria e Fra’ Beppe, finalmente rilassato, ha ringraziato le persone che hanno segnalato la sua candidatura alla Camera di Commercio. Queste persone che, conosciute al bar tra una chiacchiera e un bicchiere, hanno colto la natura, il desiderio, la voglia di fare di questo frate e l’hanno proposto per un ufficiale attestato di riconoscenza.
Un frate che imperterrito e con una volontà di ferro continua la sua strada in questa società che non sempre è comprensiva e aperta ai cosiddetti “temi scomodi”, quei temi in cui invece siamo tutti costretti a confrontarci perché fanno parte della realtà della vita.