Lo sportello stranieri nasce nel 1997 come sostegno burocratico per regolarizzare i permessi di soggiorno, anche se col tempo è diventata un’attività minoritaria.
Visto l’elevato numero di detenuti stranieri (che rappresentano circa il 70% della popolazione reclusa a Montorio) le persone che traggono beneficio dallo sportello ogni anno sono dalle 200 alle 300. Molti carcerati stranieri, infatti, per rinnovare il permesso di soggiorno necessitano di alcuni documenti di cui non dispongono.
Lo sportello offre consulenza a cittadini stranieri e italiani in riferimento alle pratiche necessarie per la permanenza nel nostro Paese. Si tengono colloqui per:
-informazioni sui titoli di soggiorno.
-Compilazione e spedizione kit postali per rinnovo permesso/carta di soggiorno, con la precedente raccolta di tutti i documenti necessari, comprese tutte le autorizzazioni e deleghe della direzione del carcere.
-Rapporti con le istituzioni pubbliche (Questura, Prefettura, ecc.).
-Contatti con ambasciate e/o consolati per eventuali passaporti scaduti (gli addetti dell’ufficio postale non spediscono il Kit se il passaporto non è completo, anche di tutte le pagine bianche), o scaduto.
-Richieste di asilo.
-Contatti con avvocati per motivi vari.
-Ricongiungimento familiare.
-Cittadinanza.
-Aiuto agli immigrati affinchè possa godere dei propri diritti ed esercitare i propri doveri.
-Informazioni sui servizi territoriali e ascolto dei bisogni.
Dal 2006 è in atto un accordo di collaborazione con l’Ass. Cittlmm, la rete di entità pubbliche e private gestita da Caritas che si occupa di pratiche burocratiche per gli stranieri; lo sportello, inoltre, si avvale del supporto di ACLI.
Accedere a pene alternative è difficile anche per un cittadino italiano, per uno straniero è quasi impossibile, anche se in regola con la normativa sul soggiorno, per mancanza di residenza o per altre motivazioni. Il già tortuoso percorso di reinserimento a fine pena diventa ancora più difficoltoso per un cittadino extracomunitario.