Se un giorno,
un lontano giorno,
pensando a me
ti nascerà un sorriso
io ti vedrò…
e dovunque mi trovi
verso di te allungherò le braccia.
Scriveva così, una tra le sue tante poesie, Glauco Pretto, amico e volontario della Fraternità, prima che la perdita della moglie gli provocasse tanto dolore da desiderare di raggiungerla al più presto. E’ stato accontentato.
Insegnante per passione e professione, il professor Pretto ha trascorso nella scuola gran parte della sua vita, prima come maestro elementare, poi come professore di Lettere e preside nella Scuola Media. Autore fin dagli anni Settanta di opere di divulgazione umanistica e scientifica per importanti case editrici nazionali, tale esperienza, unita a una particolare sensibilità poetico-narrativa in ambito letterario, a partire dagli anni Ottanta lo condusse a comporre un corpus di quasi duemila poesie, filastrocche, epigrammi, oltre a decine di racconti, prefazioni e diversi libri di carattere storiografico, nel desiderio di condividere le molte sfaccettature della sua vita e della sua cultura di appartenenza.
Dice il presidente della Fraternità Francesco Sollazzo: “Glauco da sempre nell’associazione ha fatto sentire la sua presenza con la saggezza dei suoi scritti e delle sue parole e non ha mai fatto mancare la sua voce. Io lo ricordo come una persona colta, integerrima, con la testa alta e che sempre ha mostrato le sue idee con forza ma sempre attento agli altri. Ha raggiunto la sua amata sposa e ora insieme ci guarderanno dalla casa del Signore e sono sicuro che Glauco ci darà ancora le sue indicazioni”.
29-5-16 – L’Arena: “E’ morto Glauco Pretto. La cultura in lutto”
1-6-16 – L’Arena: “Ultima poesia di Glauco Pretto. L’ha dettata in casa di riposo”
Pochi mesi prima era uscito l’ultimo libro di Glauco, con le foto della prima guerra mondiale che aveva trovato nella biblioteca dell’Istituto Don Mazza.
28-2-16 – Verona fedele: “Cartoline dall’inferno della Grande Guerra”