Nel carcere di Montorio sono molti i detenuti stranieri, provenienti da diverse aree geo-culturali. Sin dal 1999 La Fraternità ha costituito una Commissione immigrati, in collaborazione con alcune istituzioni e associazioni operanti sul territorio. Da otto anni la Commissione ha promosso un progetto interculturale, ampliatosi nel 2004, che fa degli incontri interculturali uno dei diversi progetti in atto e in via di attuazione.
Il progetto è nato dalla constatazione della necessità di creare luoghi di incontro per:
– favorire l’ascolto ed il dialogo tra detenuti, invitandoli a una presa di coscienza dei propri bisogni;
– favorire nel detenuto la ricostruzione della propria identità di soggetto migrante;
– stimolare il rispetto per la diversità, la conoscenza delle varie culture e religioni di appartenenza, superando la conflittualità e facilitando la convivenza civile all’interno del carcere;
– promuovere nel detenuto un atteggiamento di responsabilità e fiducia in sè stesso, che agevoli il suo futuro inserimento nella società civile e il suo rapporto con le istituzioni, al di là delle personali esperienze negative (lavoro, casa, relazioni sociali, …);
– attivare, insieme ad altri enti, momenti di formazione per gli operatori addetti alla sorveglianza e alla rieducazione, finalizzati a facilitare la relazione tra soggetti appartenenti a diverse culture.
Tenuto conto dell’Art. 27 Comma 2 della Costituzione sul “Principio della Rieducazione”, dove si sottolinea che la pena è un mezzo di rieducazione e reinserimento nella società, verranno perseguiti i seguenti obiettivi:
– offrire l’opportunità di colloqui individuali, per approfondire a livello personale tematiche e per rilevare eventuali necessità;
– proporre ai detenuti una riflessione in gruppo sulle proprie esperienze trascorse ed attuali e sui progetti futuri, per ricercarne il senso, alla luce dei valori fondamentali della persona, della pace, del perdono;
– valorizzare le tradizioni culturali e religiose, le feste più importanti come momenti di espressione della propria identità culturale e religiosa;
– promuovere attività di mediazione socioculturale tra l’istituzione e il detenuto straniero;
– rileggere il passato personale, individuando motivazioni, difficoltà, aspettative, per iniziare un percorso di ricostruzione di una progettualità di vita oltre la detenzione;
– favorire lo scambio tra diverse esperienze personali attraverso il dialogo e la reciproca accoglienza, per una maggiore serenità interiore e un maggior equilibrio nel vivere il periodo di detenzione;
– promuovere la coscienza della propria identità di immigrato (problemi di isolamento, cultura diversa, scarsa conoscenza della lingua, difficoltà di inserimento sociale, lontananza dagli affetti, problemi di incontro e rapporti con l’Istituzione e la società civile) di detenuto (nella condizione di privazione della libertà) e di cittadino (la cittadinanza come relazione tra l’individuo e la società civile).
IN PRATICA
Incontri interculturali e interreligiosi tra i detenuti delle sezioni maschili
Da ottobre a maggio si attueranno 3 moduli, di 8 – 10 incontri ciascuno, articolati su tre aree tematiche differenti:
a)ascolto, rielaborazione e comunicazione del vissuto personale;
b)il viaggio come esperienza emozionale;
c)l’incontro tra le differenze.
Gli incontri saranno aperti contemporaneamente ai detenuti appartenenti a tutte e quattro le sezioni di Montorio, e si svolgeranno in una sala della zona trattamentale. Il numero dei partecipanti non supererà le 15 unità per gruppo, su una lista aperta, più ampia di 20 unità e aggiornabile, di detenuti che ne facciano richiesta. Gli incontri si svolgeranno con cadenza settimanale, il martedì dalle ore 13.30 alle 15.30. Orario e calendario sono passibili di cambiamento durante lo svolgimento delle attività, a fronte di impegni concomitanti dei detenuti e degli operatori.
Si tratta di un’esperienza di ascolto e scambio particolarmente arricchente per la quale si cercano volontari.