Sansanee Shtirasuta, monaca buddista, è arrivata nel monastero dei Tracchi di Boscochiesanuova.
Cosa c’entra questa notizia col nostro sito che si occupa di giustizia e pena? C’entra, e molto, per l’attività della monaca che, ci riferisce l’articolo di Vittorio Zambaldo, è "conosciuta nel mondo per la sua opera di sollievo e di aiuto per le donne e i bambini che hanno subito violenza, ma anche per la sua azione verso i loro carnefici, che va a incontrare in carcere e sui quali lavora per il pentimento".
"Anche gli aggressori, i violenti, gli stupratori rientrano nel suo disegno di recupero: "Ho incontrato in un carcere della California l’aggressore di una ragazza e ho voluto sapere le ragioni di tanta violenza. ‘L’ho fatto per paura’, mi ha risposto. Ecco, gli uomini che hanno paura sono uomini che soffrono, anche quando sono violenti e usano violenza verso i più deboli. C’è solo un modo per uscire da questa spirale, prendere coscienza del proprio dolore e del dolore che si provoca agli altri. Il perdono è l’unica medicina"".
4 novembre 2011 – L’Arena: "Da modella a monaca per difendere i deboli"