Ministri del culto islamico anche a Montorio

Riportiamo parte di un articolo del “Sole 24 ore” del 21 novembre scorso, a firma Roberto Galullo, perché la notizia riguarda anche la Casa circondariale di Verona.

Siglato protocollo di intesa Dap-Ucoii, gli Imam entrano in otto carceri italiane

Gli Imam entreranno in otto carceri italiane – Torino, due a Milano, Brescia, Verona, Modena, Cremona e Firenze (..) [in applicazione del] protocollo di intesa stipulato il 5 novembre tra Santi Consolo, capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e Izzedin Elzir, presidente dell’Ucoii (l’Unione delle comunità islamiche in Italia) per favorire l’accesso di mediatori culturali e di ministri di culto in via sperimentale per sei mesi negli otto istituti penitenziari.

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I contenuti del protocollo – Il Protocollo intende promuovere azioni mirate all’integrazione culturale avvalendosi dei mediatori indicati dall’Ucoii, anche attraverso la stipula di convenzioni con Università ed enti che cureranno la formazione dei volontari cui è data la possibilità di accedere con continuità negli istituti penitenziari. I momenti collettivi di preghiera saranno guidati dai ministri di Culto, in altre parole gli Imam, in sala-preghiera dedicata e in locali adeguati. La stipula del Protocollo è stata anche l’occasione per approfondire ulteriori aspetti di collaborazione tra Dap e Ucoii, quale ad esempio l’apprendimento dell’italiano per i detenuti di lingua araba, e viceversa, puntando su detenuti in grado di ricoprire il ruolo di “docenti” per i compagni di detenzione, anche attraverso l’uso dei personal computer, un utile supporto per lo studio delle lingue, il cui utilizzo è stato disciplinato dal Dap con la circolare emanata il 2 novembre. Una modalità, sottolinea il Capo del Dap Consolo, che responsabilizza i detenuti, essi stessi protagonisti dell’esigenza di una reciproca conoscenza e del rispetto delle diverse culture, con indubbi vantaggi per la sicurezza degli istituti penitenziari.

9-12-15 – Corriere veneto: “Allarme estremismo islamico tra i detenuti, in carcere arrivano imam ‘certificati’”