La nostra «clausura» vissuta in carcere: il male aggredisce, e ci insegna il bene

La nostra «clausura» vissuta in carcere: il male aggredisce, e ci insegna il bene

Caro direttore, stiamo dunque vivendo l’esperienza dell’aggressione. Il Covid- 19 ci ha attaccato, ci ha sorpreso e ci ha molto spaventato. Siamo fragili, fisicamente e psicologicamente, il che è brutto e faticoso da accettare. Anche la Casa circondariale di Opera attraversa giorni di vera clausura. Non vi si tiene alcuna attività e persino le visite dei parenti sono sospese. Tutto chiuso. Sperimentiamo una debolezza che accomuna e inquieta. Ma c’è un aspetto dell’epidemia che ‘fuori’ non si avverte, ma per coloro che sono qui ha grande importanza. L’interruzione di ogni iniziativa – peraltro comprensibile in queste circostanze – ha comportato il divieto di accesso al carcere per i volontari. Non entrano più suore e frati, le persone della Caritas, di ‘Sesta Opera San Fedele’, di ‘Incontro e Presenza’, che tanto aiuto portano a molti. Non ci sono quelli che animano corsi e laboratori, per cui niente disegno, teatro, orchestra o coro, niente scrittura creativa, niente lezioni di inglese, niente gruppi di lettura o cineforum. Anche la

redazione del nostro giornale ‘In corso d’opera’ non lavora. Quanto è pesante tutto ciò! Volendo, possiamo cercare di cogliere che non tutto il male viene per nuocere, perché emerge in ciò l’importanza dei volontari, quanto sia preziosa la loro presenza tra noi, come ci manchino quando mancano. Così nasce un grazie sincero e sentito verso chi viene, aiuta, spende tempo ed energie, troppo spesso senza grandi ricompense, nemmeno da noi che li diamo per scontati. Invece no: sono un dono grande.

L’epidemia passerà, ma speriamo che insieme ai dolori e ai disagi che sta portando ci lasci questa certezza: vi sono molte persone impegnate, serie, generose, in questa nostra società che, a volte, mostrando il suo lato peggiore, ci nasconde il bene che c’è in tanti. Forse ci voleva un virus per riscoprirlo.

Alessandro Cozzi

Casa circondariale di Opera


Pubblicato

in

,

da

Tag: