Ha avuto grande rilievo la notizia che alcuni detenuti usciranno ogni domenica per fare la guardia al municipio, in parziale sostituzione della polizia municipale. Si tratta sempre, se capiamo bene, dell’applicazione di quell’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario che consente di affidare ai detenuti lo svolgimento gratuito di attività esterne. Per il detenuto non è un obbligo, né ne derivano vantaggi automatici, possiamo quindi considerarle a pieno titolo attività di volontariato. Con valore etico di riparazione sociale e con la possibilità che nascano nuove relazioni, competenze professionali, valutazioni favorevoli sul percorso trattamentale.
Sarebbero anche una formidabile risorsa per gli Enti locali: la possibilità di disporre di un serbatoio di manodopera gratuita per tutti quei lavori che non potrebbero comunque essere assegnati ad imprese di mercato per mancanza di fondi. Pensiamo a sistemazioni del verde, delle strade, alle manutenzioni, alla sorveglianza, ecc.
Questo impegno domenicale per il Comune di Verona è certo una buona cosa, ma quanto sproporzionatamente piccola.
Riportiamo, come termine di confronto, il Comunicato stampa del Comune di Rio nell’Elba: per 6 mesi 6 detenuti (del carcere di Porto Azzurro) si occuperanno della pulizia e del decoro urbano. Se pensiamo che Rio Elba ha 1.200 abitanti, che impegno proporzionale potrebbe assumere un Comune di 260.000 abitanti come Verona? Basterebbe un decimo della cifra risultante per dare un senso alla pena, un grande servizio ai cittadini e un consistente risparmio alle finanze comunali. Bisognerebbe forse, audacemente, pensare con un orizzonte allargato.
Chi invece insiste nel non capire è il signore che mette i titoli sull’Arena. Leggiamo di convenzioni tra vari Comuni (Belfiore, Negrar, Caldiero, Dolcè, ecc.) e il Tribunale di Verona per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità come altra modalità di espiazione riservata a condannati per gravi violazioni del codice della strada. L’abbiamo già ripetuto tante volte: è una pena, un obbligo (alternativo ad un altro obbligo), non è volontariato, così come non è volontariato fiscale pagare una multa o volontariato abitativo dormire in cella.