Due eventi si sono condensati a Verona il 15 marzo: la relazione della Garante di Verona Margherita Forestan al Consiglio Comunale e l’incontro nazionale dei garanti italiani. Nel pomeriggio i risultati dei due momenti sono stati presentati al pubblico nella bellissima Sala degli Arazzi.
E’ stato affidato all’Onorevole Franco Corleone, coordinatore nazionale dei Garanti e Garante di Firenze, il compito di relazionare i frutti della mattinata con i garanti italiani. “Fare la riunione dei Garanti a Verona” esordisce Corleone “fa capire che la realtà conserva felici contraddizioni”.
I garanti si sono posti come obbiettivo la sensibilizzazione dei Comuni italiani sulla figura necessaria del garante, cardine di mediazione tra le persone private della libertà personale e le istituzioni. “Prima della fine del mio mandato vorrei vedere l’elezione di un garante a Milano e uno a Padova”.
Fino a poco tempo fa, riflette Corleone, le carceri erano nei centri storici delle città, vicino al tribunale, alla Chiesa e alle strutture comunali. Ora vengono costruiti sempre più lontani, relegati agli svincoli autostradali. Ne risente di conseguenza l’immaginario collettivo, anch’esso educato a concepire il carcere come realtà a sé stante, che non ha niente a che vedere con il contesto cittadino. Il carcere raccoglie le ferite sociali e le contiene tutte assieme, è la metafora di un mondo visto dalla parte di chi è privato del diritto fondamentale della libertà. Una società che vuole escludere completamente qualcuno per sempre rischia di non essere pienamente democratica.
Si vorrebbe che le proclamazioni di disastro che provengono dal mondo politico si trasformassero al più presto in fatti concreti. La soluzione non è forse quella di costruire nuove strutture, magari ancora più lontane e instabili (pensiamo, ad esempio, al carcere di Livorno, recentemente costruito e già praticamente inaccessibile), ma di rivedere completamente il sistema penitenziario, riconcepirlo come socialmente riabilitativo. La figura del garante produce cambiamenti, incentiva i cambiamenti, sa guardare la realtà senza gli occhiali dell’ideologia.
La relazione di Franco Corleone viene introdotta dall’intervento dell’Assessore ai Servizi Sociali Stefano Bertacco, dal Presidente del Consiglio Comunale di Verona, Pieralfonso Fratta Pasini, dal Consigliere Antonia Pavesi e dalla Garante Margherita Forestan.
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