Due cani
ammessi ad incontrare i rispettivi padroni detenuti a Montorio. Affetti riconosciuti. Area verde utilizzata. Non si può che rallegrarsi se, come scrive spiritosamente la giornalista, due cani hanno reso più umano il carcere.
Si prospetta solo una rivendicazione di pari opportunità: il riconoscimento dei bisogni affettivi e dei certificati di depressione da lontananza per i familiari e le altre persone che vogliono bene al detenuto; gli incontri frequenti in area verde. E si potrebbe aggiungere lo spazio in cella, almeno pari a quanto la legge prescrive per le bestie in cattività.
8 agosto 2011 – L’Arena: "Cani depressi fanno visita ai padroni dietro le sbarre"