Gli uomini del riksciò

Si scriveva ancora col “k” quando proiettavano “L’uomo del riksciò” nei cineforum dei primi anni 60 dello scorso secolo. Anche i vocabolari sono un po’ incerti nella traduzione di un inglese “rickshaw” che a sua volta si sforza di assomigliare al giapponese “jinrikisha” (uomo forza carrozza), cioè veicolo a trazione umana.

Sembrava anzi che fosse umiliante e forse in qualche Paese è stato dichiarato illegale.

Ma adesso, in questa bellissima idea del “risciò solidale“, la trazione è a pedali e assistita da un motore elettrico. Un paio di detenuti, nel futuro prossimo, ma potrebbero diventare di più se l’iniziativa dimostrerà di funzionare, porteranno a spasso per la città, a inquinamento zero ma ad elevato tasso di libertà, persone anziane o con difficoltà di movimento autonomo.

Quindi finalmente siamo nel rispetto dell’etica del volontariato, l’attività è gratuita, è un servizio utile socialmente, può avere anche un valore riparativo, permette al detenuto di dare senso al tempo di pena, di stare fuori dal carcere nelle ore di impegno, di stabilire relazioni e di modificare qualche diffuso pregiudizio.

L’Impresa sociale CLV, con propri mezzi e con l’aiuto della fondazione Cattolica, ha provveduto all’acquisto di due risciò. Il servizio gratuito utilizzerà come pedalatori volontari detenuti del carcere di Montorio ammessi all’attività esterna in base all’art. 21 dell’Ordinamento penitenziario, recentemente modificato. Trasporteranno persone disabili autosufficienti e anziani che vivono in case di riposo a prendere aria nel centro storico di Verona.

Si stanno già raccogliendo diversi contributi volontari per l’acquisto di altri 4 risciò al fine turistico per la stagione 2016. Il servizio solidale gratuito resterà sempre, ma si stanno creando opportunità di reinserimento per i detenuti che per un certo periodo saranno pedalatori volontari, dopodiché potranno percepire un vero compenso derivante dall’attività turistica. Con quattro risciò turistici e due risciò solidali (totale sei) potranno uscire circa 12 detenuti in art. 21.

Al prossimo acquisto parteciperanno i Lions Club e altre organizzazioni. Tra i fondi finora raccolti sono compresi quelli consegnati dall’Unione Camere Penali di Verona in occasione della grande sfida ai fornelli “Il ritorno” nel carcere di Montorio. Altre imprese ed associazioni sono invitate a contribuire per scelta solidale. Il loro logo sarebbe riportato sui risciò.

Vedi il testo integrale del progetto con le immagini del risciò

27-5-15 – L’Arena: “I detenuti pedalano per anziani e disabili”

30-8-15 – L’Arena: “Un risciò per gli anziani che aiuta l’integrazione”