Gli ospiti di Casa Don Girelli al lavoro a Ronco

La chiusura definitiva degli OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari), già decisa, è stata rinviata di un anno per dar modo alle Regioni di approntare strutture di accoglienza e cura per quelle persone che non possono tornare subito in famiglia o essere sostenute dai servizi territoriali. Infatti, se chi ha commesso un reato non ne è penalmente responsabile perché malato di mente, non c’è motivo per rinchiuderlo in strutture penitenziarie, tra l’altro in condizioni che spesso ripugnano alla coscienza civile e calpestano la dignità. Va affidato alle ordinarie strutture sanitarie che fanno capo ad ogni Regione.

Sembra però che a tutt’oggi poche Regioni si siano mosse per dare adeguata ospitalità a quel flusso di persone con difficoltà psichiche che nel giro di pochi mesi uscirà dagli OPG. Tra le lodevoli eccezioni, proprio la Regione del Veneto ha stipulato un accordo con la Casa che si chiamava “S. Giuseppe” e che ora è dedicata a Don Girelli.

La casa, fondata a Ronco all’Adige da don Girelli per accogliere gli ergastolani scarcerati (quindi in età avanzata e senza prospettive di reinserimento), aveva progressivamente abbandonato la sua missione originaria e rischiava di diventare un ospizio, percependo le rette dei degenti senza collegamento col carcere.

Ora invece, ritrovando lo spirito delle origini, ha un certo numero di posti riservati alle persone dimesse dagli OPG o comunque con vicende penali connesse a disturbi psichiatrici.

Se lo scopo della cura dev’essere un rientro in società, senza rischi per nessuno, è fondamentale tessere appena possibile un rapporto con la comunità circostante, sia per facilitare la costruzione di un progetto di vita che da subito dia senso al tempo e faccia acquisire relazioni, abilità, fiducia, sia per convincere la comunità ad accettare la presenza di persone che, malgrado le evidenti difficoltà, sanno rendersi utili; e magari anche a collaborare, aiutare, fare amicizia.

Il Comune di Ronco ha firmato un accordo con Casa Don Girelli per impiegare gli ospiti della casa in lavori di utilità sociale, non concorrenziali ma integrativi rispetto a quanto viene normalmente svolto da altre ditte per conto della pubblica amministrazione.

17-9-13 – L’Arena: “Ex detenuti psichiatrici lavoreranno in Comune”

13-10-13 – Verona fedele: “Gli ex detenuti a servizio del Comune”

Per un’ampia panoramica sugli scopi, le attività, gli abitanti della Casa Don Girelli, vedi l’intera pagina dedicata su L’Arena del 24 dicembre 2013.