Giornata finale del progetto “Carcere e scuole: educazione alla legalità”

All’ndirizzo qui sotto, è possibile rivedere tutto il seminario

https://www.youtube.com/channel/UCc4HHSzxeoib5KQdlsMTLog/

Il 3 giugno dalle 10 alle 12.30 c’è stata una Videoconferenza, in cui Gianrico Carofiglio*, magistrato e scrittore, ha tenuto una lezione e dialogato sulla necessità di “liberare le parole dal logorio di un utilizzo inconsapevole o, peggio ancora, dalla loro alterazione da parte dei ladri di parole: per fare questo è indispensabile operarne un’attenta manutenzione”.

Maggiore chiarezza e precisione delle parole significano più democrazia. Minore chiarezza e maggiore oscurità implicano meno democrazia. (…) Farsi capire è un dovere e capire è un diritto. Doveri e diritti richiedono impegno, fatica, tempo. (…) Scrivere vuol dire anche cancellare e riscrivere, rendere la propria comunicazione precisa ed essenziale, chiara e corretta”.

* Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore, è autore tra l’altro dei romanzi con al centro l’avvocato Guerrieri, che è diventato l’avvocato più famoso del romanzo giudiziario italiano. È uscito di recente “La misura del tempo”. È autore del saggio “La manomissione delle Parole”, dove riflette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta.

La Giornata si è conclusa con la premiazione, da parte dell’assessora Marta Nalin del Comune di Padova e del direttore della Casa di reclusione, dei testi più interessanti

Silvia Giralucci, giornalista, autrice del libro “L’inferno sono gli altri”, farà delle brevi interviste ad alcune delle persone che hanno deciso di contribuire a “salvare” questo progetto: vittime (parteciperanno sicuramente Agnese Moro, figlia dello statista sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, Fiammetta Borsellino, Giorgio Bazzega, Lucia Di Mauro); Carlo Riccardi, mediatore penale; famigliari di detenuti, persone che hanno finito di scontare la pena, volontari, operatori della Giustizia, insegnanti, funzionari e operatori del Comune di Padova).