Progettare significa qualificare (senza snaturare) i propri interventi sviluppando il lavoro di rete. La progettazione di un intervento si struttura come un complesso processo in continua evoluzione.
La progettualità partecipata, la concertazione come metodo, l’informazione e la comunicazione come relazione rappresentano i fattori qualificanti di un lavoro di rete ormai diventato una necessità improrogabile delle politiche sociali. Collaborare con l’ente locale e/o altre realtà del territorio (quali portatori d’interesse rispetto al progetto) di fatto consente a un Volontariato “non autoreferenziale” di promuovere ed esprimere una strategia condivisa nella comunità.
Questo modo di agire – che negli anni ci ha portato ad affrontare vari aspetti della nostra esperienza dalla formazione alla sensibilizzazione, dai corsi ricreativo culturali a interventi specifici con gli stranieri, dall’attenzione alla persona al delicato tema degli affetti e del lavoro – ci ha costretto a lavorare fianco a fianco con istituzioni penitenziarie, con amministrazioni pubbliche, con enti privati, con associazioni impegnate in ambito giustizia e con professionisti che hanno apprezzato il nostro stile e dai quali abbiamo imparato a crescere nel rispetto reciproco e confrontandoci apertamente.
- Definizione delle premesse
- Definizione del cambiamento atteso
- Ricerca dei dati ed analisi dei bisogni
- Definizione delle finalità e degli obiettivi
- Pianificazione del lavoro
- Pianificazione finanziaria
- Valutazione
- Rendicontazione economica
Abbiamo realizzato, ad oggi, una ventina di progetti in poco più di cinque anni per un totale di 250.000 euro investiti.
Siamo stati bravi? No, abbiamo solo cercato di migliorarci, di “professionalizzarci” senza metter da parte il cuore.