Come e perché chiedere colloqui di sostegno

Il progetto Esodo è un’iniziativa coordinata dalla Caritas per aiutare il ritorno (lavorativo, abitativo, sociale, familiare) delle persone che hanno subito una condanna penale. I compiti sono ripartiti tra diverse associazioni. La Fraternità, in particolare, è incaricata del sostegno ai singoli e alle famiglie coinvolte.

Forse questa risorsa non è sufficientemente conosciuta. Le professioniste esperte vorrebbero far sapere più diffusamente la loro disponibilità. Si possono chiedere colloqui con loro, per esempio, per ripensare il proprio futuro e i cambiamenti necessari, per superare le difficoltà in famiglia, il senso di vergogna legato alla colpa e alla condanna, la fatica a rispettare gli obblighi prescritti, per adattarsi all’ambiente di lavoro e migliorare le capacità di relazione.

L’offerta riguarda le persone detenute o in misura alternativa, che già sono seguite dal progetto Esodo o che chiedono di esserlo. I colloqui sono parte dell’iniziativa, non costano nulla a chi ne usufruisce. Per chiederli, basta rivolgersi agli educatori di Montorio, o agli assistenti sociali dell’Uepe, o agli operatori di Esodo.

Ricordiamo nuovamente che il sostegno può essere rivolto anche alle famiglie, che spesso come genitori, o coniuge, o figli o parenti stretti del condannato subiscono sconvolgimenti e vorrebbero ritrovare un equilibrio.

L’interessante proposta è spiegata più ampiamente in questo volantino.