Dall’età romana ai nostri giorni – passando per le varie dominazioni e la dittatura nazifascista – un centinaio di pagine che attraversano la storia di Verona fotografandola da un’angolatura originale, scoprendo aneddoti su persone, vicende, modi di infliggere o subire le pene. Dal Torrazzo di Piazza Erbe, ritratto in copertina, fino agli Scalzi e alle carceri del secondo dopoguerra (il Campone e Montorio) per ritrovare aspetti insospettati e dettagli curiosi che stimolino a recarsi anche fisicamente nei molti luoghi che sono stati impiegati come carceri, accostando alla curiosità turistica una consapevolezza storico-sociale.
“Una robusta zumata indietro fino all’età romana – spiega il volontario della Fraternità Arrigo Cavallina nell’introduzione al volume – non per guardare con nostalgia al buon tempo antico”, ma piuttosto per riflettere sul fatto che “concezioni, giudizi che per un certo tempo sembrano gli unici possibili, arretrando il punto di vista sui secoli, scopriamo che non sono valori assoluti, che hanno una nascita, uno sviluppo e, chissà, un deperimento e un superamento”.
pp. 114, costo 10 €