Venerdì 18 gennaio si è tenuto presso la Sala Civica di Ronco all’Adige il convegno “Salute e Sicurezza – stessa radice semantica opposta percezione”, organizzato dall’Associazione “Don Giuseppe Girelli onlus”.
Sono intervenuti Angela Venezia, direttore dell’Ufficio detenuti e trattamento del Prap del Veneto, Lorenza Omarchi, Magistrato di Sorveglianza di Verona, Stefano Rambelli, presidente della cooperativa Generazioni, Tommaso Maniscalco, direttore del Dipartimento di salute mentale della Ulss 21, e lo storico Ernesto Santi. Moderatore Giuseppe Ferro, direttore della Casa Don Girelli.
La serata nasce dall’esigenza di informare la comunità di Ronco all’Adige riguardo il nuovo progetto di Casa Don Girelli che fra qualche mese ospiterà 18 detenuti provenienti dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani. Gli OPG sono le strutture dell’Amministrazione penitenziaria specializzate nella detenzione di pazienti psichiatrici autori di reato che, secondo quanto previsto dalla Legge Marino 2012, dovranno essere chiuse entro il 31 marzo di quest’anno.
La legge prevede che queste persone, in quanto pazienti da curare, siano prese in carico dalle Ulss della Sanità regionale e ospitate in strutture residenziali più piccole che possano permettere un reinserimento in società. Obbiettivo fondamentale perciò di Casa Don Girelli è quello di fornire cura e riabilitazione per i suoi ospiti, ma anche di fare interventi di prevenzione.
Tutto questo può essere attuato solo grazie a un lavoro di rete i cui protagonisti sono sì il magistrato di sorveglianza, l’UEPE, il servizio di psichiatria ma anche la comunità esterna. La collettività infatti, come più volte detto nel corso della serata, non deve rimanere in disparte per paura o pregiudizio, ma deve diventare parte attiva del progetto di reinserimento di queste persone. Per queste ragioni il servizio di volontariato all’interno della casa non dovrà essere sospeso, ma canalizzato nei giusti interventi. La comunità quindi deve essere pronta ad accogliere gli ospiti di Casa Don Girelli per aprire gli occhi verso un mondo non così distante da tutti noi e per permettere la migliore riabilitazione possibile.
Salute e sicurezza si intersecano a Casa Don Girelli in un unico intervento in cui l’obbiettivo principale è garantire la miglior qualità di vita possibile per le persone che presto la abiteranno. La salute è un diritto fondamentale di cui ciascun essere umano deve poter godere, garantito dalle cure e dalle attività riabilitative. La sicurezza non assume in questo caso solo il significato di rinchiudere una persona pericolosa, ma soprattutto quello di rieducarla perché possa poi essere reinserita senza pericolo per lei stessa e per la comunità. Risulta così che è nell’interesse dei cittadini assicurarsi che venga rispettato il diritto alla salute di ogni persona.