In una settimana dedicata alla famiglia, viene dato uno spazio di rilievo anche alle famiglie in qualche modo coinvolte nelle vicende della pena. Genitori, coniugi, figli che vengono improvvisamente privati di un riferimento importante, che si interrogano su una loro possibile responsabilità educativa, affettiva; che devono organizzarsi per andare a trovare il congiunto, provvedere a sue necessità, tirare avanti in sua assenza, o anche decidere con fatica di interrompere il rapporto. E poi preparare il ritorno, un’accoglienza che sia anche aiuto alla ripresa di una vita regolare, senza poter dimenticare lo strascico di quello che è stato, gli sguardi dei vicini, le amicizie che si confermano o si disfano, i ruoli precedenti ritrovati o offuscati dai dubbi.
Di tutto questo, e soprattutto delle esperienze di sostegno che il volontariato organizzato offre a queste famiglie, si parla nel corso della manifestazione “Aspettando te…”, alle 17 di sabato 10 settembre, in Cortile Mercato Vecchio.
Ci saranno, tra le altre, Emma Benedetti per il Centro d’ascolto Domenico nel carcere di Montorio e Silvana Iori per il progetto di incontri della Fraternità.
Vedi il dettaglio della tavola rotonda su famiglia e carcere.
Vedi il programma completo della manifestazione, dove avremmo preferito chiamare la famiglia col suo nome, piuttosto che “family”.