I detenuti non maneggiano direttamente denaro, ma lo movimentano attraverso l’Ufficio Conto Correnti dell’Amministrazione Penitenziaria. La Fraternità cura, per conto della Cappellania, la fornitura di sussidi a tutti i detenuti che risultano sprovvisti di copertura economica sul proprio conto interno.
Chi ne ha necessità può far richiesta di un sussidio mensile di 15 € tramite ‘domandina’. Tali richieste vengono raccolte settimanalmente dal Cappellano e ricondotte a una lista, la quale viene successivamente consegnata all’Ufficio sopra menzionato per gli accrediti agli stessi, per un totale di circa 1.200 versamenti al mese. Questo sussidio è indispensabile per le esigenze di prima necessità, quali l’acquisto di prodotti per l’igiene intima, di buste e francobolli, caffè e zucchero, o per effettuare telefonate ai familiari: necessità di ogni detenuto, non considerate dall’Amministrazione Penitenziaria.
La Fraternità mette a conoscenza di queste mancanze anche comunità e parrocchie, cui chiede un aiuto concreto: offrire prodotti per la pulizia dei/lle detenuti/e (come rasoi usa e getta, saponette, shampoo, assorbenti femminili, dentifrici, spazzolini, ecc..). Il materiale raccolto viene riunito nella sede della Fraternità e consegnato successivamente all’Associazione S. Vincenzo, la quale provvede alla distribuzione.
Altro movimento di tipo economico di cui si occupa La Fraternità è l’invio di denaro ai familiari, per conto di chi è recluso. Ciò si verifica soprattutto nel caso di detenuti che lavorano all’interno della struttura penitenziaria (come cuoco, spesino o presso l’azienda che offre lavoro in carcere) e che hanno l’opportunità di dare un contributo per il mantenimento della famiglia.