Progetto solidarietà: l’arte e l’insegnamento come mezzi di rieducazione

Il 30 novembre si concluderà li Progetto Solidarietà, interventi a favore dei detenuti della Casa Circondariale di Montorio e dei loro familiari, iniziati il 16 ottobre 2012.

 

Il progetto nasce dalla volontà di sensibilizzare le persone sul problema delle carceri italiane  facendo riferimento all’esperienza maturata nel campo da parte della Fraternità. In particolare, nella nota situazione d’emergenza in cui versano da anni la giustizia italiana e le carceri soprattutto, la nostra associazione ha affinato la sensibilità nella tutela dei diritti del detenuto, quali diritto agli affetti, allo studio, alla comunicazione, non sufficientemente garantiti dalle istituzioni.

 

Le attività svolte nel progetto sono state molteplici.

L’ampliamento e la manutenzione dell’area verde maschile: l’idea era quella di ricavare un’area verde sufficientemente grande e attrezzata per accogliere i coniugi con i figli per i colloqui , azione necessaria in particolare per il degrado delle strutture lignee e delle coperture dei 4 gazebi e dei giochi per i bambini. La ristrutturazione è stata realizzata dai detenuti in tirocinio del corso Aree Verdi del progetto Esodo.

La scuola:  sono stati preparati 22 studenti in tutto da 19 professori volontari in oltre 200 ore di insegnamento. La Fraternità organizza da tempo corsi di studio in preparazione agli esami di idoneità alle scuole medie e superiori, in particolare al liceo linguistico europeo Lavinia Mondin di Verona, nelle sezioni auto-isolati e quest’anno anche nella sezione penale della casa Circondariale di Montorio.  I corsi scolastici hanno ispirato coinvolgimento e suscitato grandi soddisfazioni negli studenti, anche in coloro che non sono stati promossi.

Corso di pittura: il corso è stato seguito da circa 40 ragazzi e sono stati realizzati circa 120 quadri, i quali verranno esposti in alcune iniziative pubbliche di sensibilizzazione che la Fraternità realizza nella provincia di Verona.

Corso di giornalismo : ha coinvolto 15 detenuti delle quattro sezioni del carcere. Il corso ha inoltre permesso la pubblicazione mensile di “Labirinti”, un foglietto informativo interno al carcere di Montorio, strumento utile per lo scambio di informazioni, notizie, riflessioni ed esperienze tra i detenuti.

Pet therapy: si voleva promuovere, attraverso corsi pratico-teorici, la corretta interazione col cane per formare potenziali volontari che prestino servizio nel canile comunale; sono stati realizzati due moduli di corsi di dieci incontri ciascuno con 16 allievi.

E infine Tramurales, una mostra che si tiene una volta all’anno, creata in seguito alla nascita del corso di pittura al fine di rendere visibili al pubblico le opere realizzate dai detenuti. L’intento è quello di fare della mostra un appuntamento interessante per i veronesi; si svolgerà dal 6 al 12 dicembre presso la Gran Guardia.

 

Un progetto importante, dunque, per cercare di riempire le giornate  dei detenuti del carcere di Montorio e per sensibilizzare la società rispetto alla drammatica situazione delle carceri italiane.

Un modo per occupare e rieducare i detenuti attraverso il lavoro, l’apprendimento e l’arte.

 

Guarda il video di Pet therapy in carcere: http://video.ulss20.verona.it/iweb/841/video.html