L’intento è di promuovere un processo di miglioramento della persona e di incentivare i detenuti a intraprendere attività lavorative, una volta terminata la pena o se beneficiari delle misure alternative.
I volontari si avvalgono della competenza di insegnanti esperti –che vengono retribuiti- per stimolare la creatività di chi è recluso, con corsi che spaziano dalla pittura (di quadri e murales) alla scultura, per passare alla ceramica e, nella sezione femminile, al ricamo e al cucito.
Nel settore maschile si possono acquisire le nozioni base per i lavori di elettricista, saldatore e segretario d’ufficio, con docenti professionisti.
Sono poi tenuti corsi di computer e giornalismo, per imparare a redigere un giornalino o a scrivere racconti, riflessioni o favole poi raccolti in libretti tascabili.
Un volontario si occupa di insegnare a suonare la chitarra, offrendo così un momento di svago, improvvisazione e allegria: situazioni altrimenti poco frequenti all’interno della struttura.
I progetti vengono riproposti ogni anno, dato il buon numero di partecipanti che aderisce.