Mercoledì 9 giugno, ore 18,40
presso l’Hotel San Marco, via Longhena n. 42 , il Verona
LiMes Club Verona e Associazione "I Meridiani" presentano il libro
di Carlo Nordio e Giuliano Pisapia, In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili.
presso l’Hotel San Marco, via Longhena n. 42 , il Verona
LiMes Club Verona e Associazione "I Meridiani" presentano il libro
di Carlo Nordio e Giuliano Pisapia, In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili.
La giustizia italiana soffre di farraginosità, della drammatica assenza della certezza della pena, della mancanza di fondi per gli strumenti più elementari ed essenziali. Il saggio di Carlo Nordio e Giuliano Pisapia si interroga sul funzionamento del complesso giudiziario nel nostro Paese. Attraverso l’esperienza pratica e concettuale degli Autori emerge come l’unica soluzione del dilemma carcerario nazionale si sostanzi in una riforma – una svolta copernicana – dello stesso sistema penale.
Una serie di operazioni che riduca l’azione penale in favore dell’intervento sui comportamenti lesivi dei diritti dei consociati e riduca di conseguenza il carcere a extrema ratio, con immediato effetto positivo per le vittime di reato, i cittadini e quanti, sottoposti a giudizio ed eventualmente ristretti nell’esercizio delle loro libertà, vedrebbero così soddisfatte le loro aspettative di diritto in tempi ragionevoli.
LIMES CLUB VERONA e l’Associazione «I Meridiani» affrontano il complicato snodo della regolamentazione penale in Italia.
Con i coordinatori delle associazioni promotrici e il pubblico, sarà presente il Dr.Carlo Nordio.
Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Venezia. È stato presidente della Commissione per la riforma del Codice penale all’epoca del guardasigilli Castelli e ha svolto negli anni numerose indagini: da quella sui brigatisti rossi ella prima colonna veneta agli accertamenti sulle cooperative rosse.
Con i coordinatori delle associazioni promotrici e il pubblico, sarà presente il Dr.Carlo Nordio.
Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Venezia. È stato presidente della Commissione per la riforma del Codice penale all’epoca del guardasigilli Castelli e ha svolto negli anni numerose indagini: da quella sui brigatisti rossi ella prima colonna veneta agli accertamenti sulle cooperative rosse.